05 settembre 2011

Cadendo dalle scale e Chiappe al vento

Ieri scendendo delle scale piuttosto "insidiose" dopo un acquazzone mi sono ricordato di quando ancora vivevo a casa da mia madre.  Abita in un appartamento su due livelli e durante una sera tarda mi era venuta voglia di un cono gelato. Prendo la palla al balzo, non sono mai riuscito a negarmi degli zuccheri, ed esco. Era pieno autunno, pioveva ma la golosità era troppo e sfidando l'acquazzone senza ombrello mi precipito dal gelataio di fronte casa. Rientrato mentre mi accingevo a scendere i primi gradini della scala interna che portavano alla mia stanza con il gelato in mano ... scivolo e in stile gatto silvestro faccio di tutto per non far cadere il gelato finendo rovinosamente con l'osso sacro sui gradini. Il dolore era troppo e mentre finivo il cono salvato con l'altra mano ho chiamato il mio fido amico Paolo che studiava medicina per paura di essermi frantumato le chiappe. Lui arriva e visto che rompevo gli "zebedei" per il dolore mi porta al pronto soccorso. La scena è stata questa: 
1. pronto soccorso pieno come un centro commerciale il giorno prima di natale; 
2. io vengo visitato, dopo essere stato messo prono su una lettiga, con pantalone calato e chiappone al vento;
3. la lettiga su cui io prono venivo visitato a culo all'aria era in mezzo a un passaggio che si apriva ogni volta che passava qualcuno vicino;
4. il mio amico Paolo aveva avvisato altri due amici per non perdersi la scena e facevano a gara a chi aprisse la porta più velocemente.
Non resta che dire che quando piove temo le scale.

18 commenti:

nonno enio ha detto...

e sopratutto temi, oltre alle scale, di poter rimanere con le chiappe al vento in un prontosoccorso d'ospedale.... e pagare i 25 euro perchè non si rientra nel codice rosso!

chaill ha detto...

begli amici che hai, dico proprio bravi .. ma come non immortalare una scena così con una foto? :))

Cmq è verò: presentarsi al pronto soccorso.. si a che ora si entra e non si mai quanto ci si resta.

felice settimana!

Zio Scriba ha detto...

Acc... frattura mista di chiappe e zebedei...
e ho pure una brutta notizia per te: pare, dico pare, o almeno così mi dicono, che il mondo sia fatto a scale... :))

Adriana ha detto...

...questi sono i momenti che rendono la vita degna di essere vissuta!

pOpale ha detto...

nonno enio: e continuava a piovere ;-)

chaillrun: fortunatamente non c'erano ancora i cellullari che scattavano foto!!!! Felice settimana a te :)

ziao Scriba: ... infatti se piove non esco! ;-)

Adriana: gasp! Dici? :)

Baol ha detto...

Si sa che quando ci si fa male bisogna mettere una cosa fredda...non voglio sapere che fine ha fatto il gelato, NON LO VOGLIO SAPERE!!!

:D

chaill ha detto...

leggo e rileggo il commento di Baol: troppo forte! .. e si che è un commercialista anche ;) :DDD

pOpale ha detto...

Baol: ho un apposito posto per i gelati ;-)

chaillrun: Baol è un commercialista con l'animo da gelataio ;-)

Francesca Palmas ha detto...

...ahahahahahahaah!!! come ti capisco, per un gelato si rischia il sedere rotto e pure all'aria ma sarei disposta anche a qualcosa di peggio!!!

Alligatore ha detto...

Da quello che capisco è successo tutto prima dei tempi del web, altrimenti saresti finito pure in mondovisione su Culbook ... cioè Facebook.

Charlie68g ha detto...

ma i tuoi amici ti hanno preso per il culo?

Kylie ha detto...

Mi pare che tu non ti sia fatto nulla all'epoca per fortuna!
Comunque i tuoi amici in effetti avevano motivo di divertirsi...

Un abbraccione

bussola ha detto...

però vuoi mettere la soddisfazione di esser riuscito a mangiare il gelato salvato al volo

pOpale ha detto...

coniglia: sfido anche la pioggia per un gelato ;-)

alligatore: l'ho scampata bella! ;-)

charlie68g: ancora ridono! :)

kylie: tutto al posto giusto! :)

bussola: è quello che ho pensato io! :)

Unknown ha detto...

hahahaha scusa se rido, ma in effetti la scena deve essere stata esilarante per i tuoi amici!

pOpale ha detto...

Turista: fai pure oramai ci sono abituato ;-)

Sarah ha detto...

Mi hai ricordato la cascata "di osso sacro" più dolorosa della mia vita, in una vecchia casa dagli scalini monumentali della Bologna vecchia. Aia...
p.s. Non t'è bastato per rinunciare al gelato vero?! :)

pOpale ha detto...

Maraptica: non rinucio mai a un gelato ;-)